Nell’uomo il peggior nemico dell’infinito è l’illimitato che dà l’illusione dell’infinito e che lo nasconde. Finche un essere può andare avanti, finché il limite della sua potenza, del suo amore o della sua liberta indietreggia davanti a lui, egli ignora l’infinito e non sa niente di Dio. Solo urtando contro il suo limite, egli scopre l’infinito. Dio sta sempre dietro la porta che non si può varcare.
(Gustave Thibon, La scala di Giacobbe, AVE, Roma 1947, p. 36)
L’homme est le seul animal qui sait qu’il mourra. Et c’est aussi le seul qui agisse comme s’il ne devait jamais mourir. Son esprit l’élève au-dessus de présent, mais non au-dessus du temps. Et la conversion consiste pour lui à se détourner de l’illusion du perpétuel pour retrouver la réalité de l’éternel.
L’uomo è il solo animale a sapere che morrà. Ed è anche il solo ad agire come se non dovesse mai morire. Il suo spirito lo eleva al di sopra del presente, ma non al di sopra del tempo. E la conversione consiste per lui nel distogliersi dall’illusione del perpetuo per ritrovare la realtà dell’eterno.
(Gustave Thibon, L’ignorance étoilée, Fayard, Paris 1974, p. 139)
“Nell’uomo il peggior nemico dell’infinito è l’illimitato che dà l’illusione dell’infinito e che lo nasconde”: mi fermo a questo per ora, perché mi sa che ho da meditare parechio… ;-)
Santa thinonite! ;-)
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Ultimamente sono piena di ematomi e quindi si tratta di grazia pura.
Karin: urti spesso… ;-)
Mi sa che sei in buona compagnia! :-D
:-)